11 Settembre 2014
 Posted by Otil Farg
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Sognare da svegli

Si può sognare da svegli?

Senza bisogno di scomodare duemila anni di vastissima letteratura sull’argomento, dai personaggi biblici fino a Sigmund Freud e la sua interpretazione dei sogni, da un paio di giorni rifletto su una domanda, più che mai attuale:

Che differenza c’è tra qualcosa di vividamente immaginato ed un fatto realmente vissuto?

I sogni in fondo sono proprio questo, delle scene a volte così incredibili ed apparentemente impossibili, che al momento però hanno tutta la parvenza di essere reali. Tanto reali da provocare delle ripercussioni fisiche che ci lasciano quantomeno disorientati al nostro risveglio…

Vogliamo parlare delle lacrime di pianto che rigano il viso appena aperto gli occhi? Oppure della paura residua di fronte all’incubo di turno in cui puntualmente stiamo per morire in una variante a scelta tra precipitare, affogare, annegare…

Per non parlare poi delle polluzioni notturne…

Insomma, nel momento in cui li viviamo, i sogni hanno tutta l’aria di essere dannatamente veri.

Ora il punto è questo: se durante il sonno, il nostro cervello è in grado di creare delle rappresentazioni così realistiche al punto da modificare la nostra fisiologia, perché non dovrebbe essere possibile farlo anche da svegli?

Sarà un caso che negli ultimi anni si sia sviluppata, anche in Italia, la professione dei coach “mentali”, che cercano, in qualche modo, di eliminare tutta una serie di abitudini ed ancore negative proponendo in alternativa delle “visioni” positive e vincenti?

Un argomento sicuramente da approfondire

Otil Farg

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