Sicilia DOC
In occasione del concorso letterario “Io penso in siciliano”, indetto dal comune di Montalbano Elicona, in provincia di Messina, ho partecipato (col mio vero nome) nella sezione poesie, con il componimento “Sicilia DOC”.
Sicilia DOC
Un contadino, curvo dal peso dei suoi anni,
l’aria polverosa, appiccicata alle narici,
è chino sulla terra, sottratta al buio ed ai malanni,
nell’eterna sfida intrisa di sudore e di radici.
A ben guardare, ogni zolla rivela una storia
grondante di sangue, lamenti e ferite,
filtrata dalla pioggia della memoria
che arranca ansimante su impervie salite.
E in onore del mare, un tempo padrone,
accosta all’orecchio la gaia conchiglia:
si sente la voce di una nazione
o è solo un misero parapiglia?
Tanti gli accenti, le ridde, i frastuoni,
mischiati al respiro di anime grevi,
in un caos di culture, dai Fenici ai Borboni,
Arabi, Greci, Normanni, Svevi…
Le occupazioni son state tante,
dispotiche, dure, violente o garbate,
ad alternarsi nella vera costante:
Dominazioni d’Origini Controllate…
Ombre furtive di grame esistenze,
che qui han lasciato le orme a milioni,
cuori trafitti da spade o sentenze,
a rinnovare inganni e illusioni.
Echi lontani, ma ancora potenti
nei modi di dire, nell’arte e nel fare,
filigrane imbastite in trame latenti
che variano sempre… per poi mai cambiare.
L’anziano rivolge lo sguardo al cielo,
apre la mano, disperde la terra…
gli occhi si coprono di un triste velo
per aver annusato l’olezzo di guerra.
In attesa del conto di fine giornata,
riflette sull’uomo, non senza pietà:
non merita pace e la strada è segnata
dalla sua stessa imbecillità.
Il sole è ormai alto e non mostra clemenza,
il vecchio, accaldato, s’avvia sul ritorno…
nel cuore si apre una nuova indulgenza:
lo aspetta la pace di un nuovo giorno.
Otil Farg
Ringrazio la testata giornalistica Messina7 per aver riportato la notizia dell’evento.
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