15 Novembre 2016
 Posted by Otil Farg
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Shantaram

Shantaram
di Gregory David Roberts

Shantaram, di Gregory David Roberts, è una di quelle opere che scomodano aggettivi importanti quali eccezionale, meraviglioso, epico, entusiasmante, straordinario… tutta roba che di solito delinea un capolavoro. E di questo si tratta.

Shantaram è un romanzo dai grandi numeri. Ci sono voluti ben tredici anni e una caparbietà fuori dal comune per la sua realizzazione, che è passata attraverso sofferenze indicibili e periodi di prigionia durante le quali il manoscritto originale è andato distrutto un paio di volte.

Il risultato finale è contenuto in poco meno di 1200 pagine, intrise di sentimenti ed emozioni contrastanti mutuate inevitabilmente dalle incredibili e avventurose vicende dell’autore, che danno luogo a un caleidoscopio di fantasmagorica umanità.

Shantaram non è un libro da leggere, ma un libro che ci legge dentro. È una storia che ci trascina in un vortice pirotecnico di acque limpide ed impetuose, con la stessa naturalezza con cui ci avvinghia in paludi torbide e stagnanti. È un romanzo fortemente sensoriale, che ci inebria di fragranze esotiche e al tempo stesso ci immerge nelle realtà maleodoranti degli slum (le baraccopoli metropolitane Indiane).

Quasi tutta la narrazione è ambientata a Mumbai, crocevia di speranze, sogni, culture e religioni,  ma anche di fughe, cadute e redenzioni. E in questa megalopoli (che conta la più alta densità di popolazione al mondo) brulicante di vicende e personaggi al limite del credibile, si svolge l’eterna contrapposizione tra miseria e ricchezza, pace e violenza, amore e perdizione.

Un’avventura ricca di adrenalina, ma anche d’incenso: sono numerose infatti le dissertazioni filosofiche e le introspezioni personali che sbocciano durante la piacevole lettura del libro. Così come sono tantissimi i lettori sparsi per il mondo che sono rimasti coinvolti dal misticismo di questo viaggio interiore. Si calcolano circa 4 milioni di copie vendute e, tra questi, anche il noto attore Johnny Depp che ha acquisito i diritti per mutuare il libro in una pellicola cinematografica.

In estrema sintesi, Shantaram è una storia sospesa tra il bene e il male, che ci obbliga a stare in equilibrio sul filo dell’ineluttabilità della vita.

Otil Farg

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L’articolo appare anche nel blog di recensioni librarie “Lo scrigno dei sogni”:
http://loscrignodeisogni.altervista.org/shantaram/

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