14 Luglio 2015
 Posted by Otil Farg
0

Nadine Gordimer

Persona equilibrata, animo gentile, scrittrice sensibile.
In estrema sintesi si potrebbero riassumere così le qualità di Nadine Gordimer, scrittrice sudafricana venuta a mancare esattamente un anno fa, il 14 luglio 2014, a Johannesburg.

Tra le mille difficoltà di una terra ricca di contraddizioni sociali, culturali ed economiche, è riuscita ad elevarsi grazie ad uno stile sobrio ed originale. La sua prosa ha contribuito alla formazione di una vera e propria tradizione letteraria autonoma ed indipendente dalle influenze europee.

E’ stata impegnata attivamente a combattere il razzismo e in molti dei sui scritti vengono affrontate, con lucida imparzialità, le complesse tensioni morali e psicologiche conseguenti alla discriminazione razziale nel suo paese e gli inevitabili intrecci con gli aspetti politici. Tra l’altro, ha fatto parte dell’African National Congress di Nelson Mandela.

E’ stata tra i membri fondatori del Congress of South African Writers, associazione nata con l’obiettivo di divulgare la letteratura tra le comunità discriminate.
Malgrado sia stata sottoposta spesso a censura, ha preferito continuare a risiedere in Sudafrica, cogliendo sempre, con acuta osservazione, tutti i maggiori cambiamenti che hanno caratterizzato l’evoluzione del paese nel corso degli anni.

Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui spicca il Nobel per la letteratura nel 1991.

Nadine Gordimer è la dimostrazione che si può mettere in pratica quanto detto da Robert Baden-Powell:

Lascia il mondo un po’ migliore di come l’hai trovato“.

Otil Farg

Leave a comment

Please wait...